ILENYA ILLUMINA IL BUIO CON “TOXIC LOVE”: LA CANZONE CHE RACCONTA IL CORAGGIO DI DIRE BASTA
di Luisa Procopio
Ci sono storie che non si raccontano. Si sussurrano, si custodiscono, si temono. E poi ci sono storie che esplodono, come una verità rimasta troppo a lungo chiusa dentro il petto."Toxic Love", il nuovo singolo di Ilenya, uscito il 20 ottobre per Milano Music Records, appartiene a questa seconda categoria: è un grido, un coraggio, una liberazione.
È il primo tassello di un EP atteso nel 2026, prodotto da Andrea Biviano, e segna ufficialmente l'inizio di un nuovo capitolo artistico e umano per la cantautrice.

CHI È ILENYA: LA RINASCITA DI UNA VOCE CHE NON HA PAURA DI SENTIRE
Nata e cresciuta tra la Lombardia e il Veneto, Ilenya è una di quelle artiste che non cercano riflettori, ma verità. La sua è una voce che non arriva per caso: nasce da anni di palchi piccoli, notti insonni passate a scrivere, radici forti e ferite ancora più forti.
Collabora con artisti e autori della nuova scena cantautorale italiana, studia la voce come si studia un corpo vivo, ne esplora limiti e possibilità. Con la sua etichetta indipendente Milano Music Records, ha scelto la strada più difficile: quella della libertà creativa.
La sua musica è un ponte tra emotività nuda e sound contemporaneo, tra intimità e forza. È una scrittura che non compiace: racconta. E proprio in questo suo raccontare verace, quasi crudele, si trova la sua forza più grande.
"TOXIC LOVE": UN VIAGGIO NELLA PARTE PIÙ FRAGILE DELL'AMORE
Il nuovo singolo ci trascina in quell'angolo buio dove spesso l'amore si traveste, si sporca, inganna. Con un impasto sonoro che mescola pop ed elettronica, Ilenya costruisce un paesaggio sonoro che profuma di sensualità e malinconia, con quel tocco di dark pop che ormai la caratterizza.
Non è la storia di una fine. È la storia di un ritorno a se stessi.
"Toxic Love è una presa di coscienza che danza tra luce e ombra", racconta l'artista. È il momento in cui ti rendi conto che ciò che sembrava passione era solo un fuoco che bruciava tutto, anche te. È il coraggio di uscire da quella stanza, chiudere la porta, respirare.
LA SCRITTURA COME ATTO DI CURA E VERITÀ
Per dare voce a questo racconto intimo e universale, Ilenya ha collaborato con due penne sensibili e potenti:
Nicola Marotta, autore per artisti del calibro di Noemi e Marco Masini,
Camilla Guarrera, artista della sua etichetta, con una poetica affilata e vibrante.Insieme hanno costruito un testo che non giudica e non moralizza: abbraccia.È il manifesto di chi si è perso amando troppo e, finalmente, decide di ritrovarsi.
LA PRODUZIONE: IL SUONO CHE ACCOGLIE, SCUOTE, LIBERA
La direzione artistica del brano porta la firma di Andrea Biviano, sassofonista e produttore che ha già collaborato con nomi importanti come Irama e Patagarri. Accanto a lui, Federico Tassoni amplifica il tutto con arrangiamenti che fanno vibrare l'emotività del pezzo.
La produzione non accompagna la storia: la scolpisce. È una colonna sonora interiore, fatta di pulsazioni, sospiri elettronici e aperture luminose che sembrano dire: "Hai sofferto. Ma ora è tempo di rinascere."
ILENYA: UNA CANTAUTRICE CHE NON HA PAURA DELLE OMBRE
"Toxic Love" segna una nuova maturità per Ilenya: più consapevole, più intensa, più libera. La sua arte è fatta di trasparenza, di vulnerabilità raccontata senza vergogna. Ed è proprio per questo che la sua voce arriva dritta, senza deviazioni.
Questo singolo non è solo una canzone. È uno specchio per chi sa com'è amare fino a consumarsi. È una mano che si allunga nel buio. È un promemoria dolce e feroce: chi si salva da un amore tossico rinasce due volte.
E Ilenya lo dimostra con ogni nota, con ogni parola, con ogni respiro inciso in questo brano che profuma di libertà.
UN FINALE CHE BRUCIA E ILLUMINA
Con "Toxic Love", Ilenya non canta solo una ferita: canta la guarigione.
Non racconta una caduta: racconta il momento esatto in cui ci si rialza, quando il mondo sembra ancora traballare ma la pelle ricomincia a respirare.
E mentre le ultime note svaniscono, rimane nell'aria una sensazione limpida, quasi sacra:
la libertà può essere dolorosa, ma è l'unica forma d'amore che non tradisce.
"A volte devi attraversare il buio per ricordarti quanto meriti la luce," confida Ilenya.
Ed è forse questo il vero cuore del brano: la consapevolezza che la salvezza non arriva da fuori, ma nasce da una scelta intima, personale, definitiva.
Con "Toxic Love", Ilenya ci consegna un pezzo di sé.
Un frammento di verità che ferisce e cura, che apre una porta dentro chi ascolta e lo invita, con una dolcezza inflessibile, a non rinunciare mai alla propria voce.
E se questo è soltanto il primo passo verso l'EP del 2026, una cosa è certa:
il viaggio di Ilenya sarà uno di quelli che non si dimenticano.