PENSIERO DI CICALA – LA STAFFETTA DEGLI AUGURI CHE HA ILLUMINATO L’ITALIA

10.12.2025

di Luisa Procopio

Ci sono trasmissioni che scorrono veloci, e poi ci sono quelle che restano addosso, che entrano nella casa, nella macchina, nel cuore di chi ascolta.

La puntata dell'11 dicembre di Pensiero di Cicala è una di queste: una serata in cui la radio non è solo suono, ma diventa un rifugio, un luogo caldo in cui le persone si ritrovano senza bisogno di vedersi.

Gli auguri di Natale arrivano in onda sotto forma di messaggi vocali, audio autentici, pieni di umanità. Non ci sono frasi preparate o parole patinate: ci sono voci vere, che tremano, che sorridono, che respirano emozione.

Ogni audio è un pezzo di vita che si affida alle onde radio e arriva dritto al cuore dell'ascoltatore.

A dare forma a questo viaggio speciale c'è una staffetta simbolica: una torcia immaginaria che si passa di voce in voce, in un'Italia che si ascolta e si abbraccia a distanza. Una staffetta di sentimenti, non di chilometri.


La torcia si accende a Meda: Alex Normanno apre la magia

La prima scintilla nasce a Meda, con la voce di  Alex Normanno.

Il cantautore accende la staffetta con un audio carico di affetto e con il dono del suo brano "Non c'è modo di scappare amore".

Le sue parole inaugurano il viaggio, e immediatamente l'aria della puntata si riempie di una luce dolce, profonda.

È il primo respiro di una serata speciale.


Cantù si illumina: auguri in piazza tra musica e festa con Paolo Ballabio

Il testimone simbolico arriva a Cantù, dove Paolo e lo staff di Terrazza Garibaldi inviano un audio pieno di energia natalizia. 

 Risuona la colonna sonora di "Mamma ho perso l'aereo": un attimo basta, e la radio diventa una piazza viva, pulsante, dove sembra di vedere luci, sorrisi, bambini che corrono e adulti che si lasciano andare allo spirito delle feste.

È come essere lì, pur restando davanti a una radio accesa.


La discesa verso Sud: voci che profumano di città con Tony 

La staffetta continua il suo viaggio e arriva a Napoli, dove Tony  regala un audio pieno di calore partenopeo.

La sua voce è intensa, diretta, spontanea: un augurio che non si ascolta soltanto, ma si sente sulla pelle.

A seguire, Simone Motta de Gli Acoustic Legend porta un messaggio vibrante, forte, carico di energia e riconoscenza.


Torino risponde con la danza: la bachata di Francesco Trimani

Si risale verso Torino, dove Francesco Trimani invia uno degli audio più originali della serata.

Il suo augurio arriva accompagnato dalla sua bachata: una musica che trascina, che invita a muoversi, anche solo con la mente.

È un Buon Natale che danza, che avvolge, che sorride.


La tenerezza di un padre: l'augurio di Luca Iaccarino

Poi la staffetta si fa più intima.

La voce di Luca Iaccarino  porta un augurio fatto di dolcezza e affetto, dedicato a tutti ma soprattutto a sua figlia.

È un momento che stringe il cuore, un audio che ricorda a tutti il valore delle cose semplici e delle persone che ci camminano accanto ogni giorno.


Il filo rosso dei legami: il messaggio di Andrea 

La riflessione più profonda arriva con Andrea  che nel suo audio ricorda che i legami tra le persone sono come un filo rosso invisibile: non si vede, ma tiene uniti anche quando le distanze sembrano insuperabili.

Le sue parole attraversano l'etere come un abbraccio calmo, rassicurante.


La chiusura simbolica: Marco da Cantù conclude la staffetta

A chiudere questo viaggio emozionale è Marco da Cantù, che con il suo audio riporta idealmente la torcia al punto di partenza.

La sua voce ha il sapore dei finali che non chiudono, ma aprono. Dei finali che lasciano dietro una scia di calore.…

E il viaggio continua… giovedì prossimo

La cosa più bella è che questa staffetta simbolica  non si ferma qui.

Gli audio-auguri continuano a fluire, a viaggiare, a commuovere:

giovedì prossimo una nuova ondata di voci attraverserà l'Italia, portando nuovi messaggi, nuovi sorrisi, nuove emozioni.

La magia continua. E cresce.

Il vero regalo è un pensiero donato con la voce

La puntata dell'11 dicembre mostra qualcosa che spesso dimentichiamo:

il dono più prezioso è un pensiero sincero, una voce che ci raggiunge, un minuto di tempo che qualcuno decide di regalarci.

In queste voci, in questi audio che viaggiano da una città all'altra, da un cuore all'altro, c'è l'essenza del Natale.

Una staffetta simbolica che non corre… abbraccia.

E mentre la radio continua a trasmetterli, questi auguri diventano ciò che dovrebbero essere sempre:

piccole torce di luce che illuminano il cammino degli altri.